Gino Gerosa è Professore Ordinario di Cardiochirurgia, Direttore del Centro di Cardiochirurgia e del Programma Trapianto di Cuore e Assistenza Meccanica dell’Azienda Ospedaliera – Università di Padova, Dipartimento di Scienze Cardiache Toraciche Vascolari e Sanità Pubblica – Università di Padova, Past President della Società Italiana di Chirurgia Cardiaca nonchè Componente del Comitato Scientifico di Innovabiomed. Martedì 24 maggio il Professor Gerosa sarà moderatore del convegno “Insufficienza d’organo: prospettive terapeutiche”.
Che convegno è il suo e quali tematiche andrà a toccare?
“Si tratta di un convegno che riguarda l’insufficienza dell’organo, con un’attenzione particolare al cuore. Nelle settimane scorse a Padova è stata realizzata una maratona trapiantologica in cui sono stati trapiantati diciassette organi in tredici pazienti in quarantotto ore. Di questi diciassette uno solo era il cuore perché, per quanto riguarda il trapianto d’organo solido, il cuore stesso è quello che va più in sofferenza. Ad oggi la morte cerebrale post traumatica si è quasi azzerata. I donatori d’organo di oggi sono andati incontro a morti cerebrali per eventi ischemici o emorragico cerebrali e se non impattano negativamente organi quali fegato e reni, spesso avviene proprio relativamente al cuore. Questo processo appena descritto fa sì che ci siano sempre meno cuori da poter trapiantare. Dovremo trovare, perciò, altre soluzioni come i sistemi di assistenza meccanica quali i ventricoli artificiali o LVAD, se siamo in presenza di un’insufficienza mono ventricolare sinistra, mentre avremo bisogno di un cuore artificiale totale se siamo in presenza di un’insufficienza biventricolare. Due sono i cuori artificiali attualmente disponibili sul mercato, quello nord americano e quello francese, del quale è stata sospesa la produzione fino alla fine dell’anno per svariati motivi. I pazienti affetti da scompenso cardiaco terminale quindi hanno pochi cuori per il trapianto e non hanno, addirittura, cuori artificiali totali, questo introduce il grande problema di sviluppare un cuore artificiale totale. E’ un mio vecchio progetto che dovrebbe diventare di interesse nazionale. L’altra possibilità è lo xenotrapianto e ne abbiamo avuto prova il mese scorso con il primo trapianto di cuore da un maiale ingegnerizzato per renderlo più compatibile una volta trapiantato in un essere umano, ma siamo ancora un po’ indietro in tal senso. Lo xenotrapianto di Baltimora, del mese scorso ha grande importanza e ha dimostrato che può funzionare anche se ci sono ancora molti punti interrogativi che vanno chiariti prima di poter dire di aver trovato la soluzione. L’altra ipotesi, che sta seguendo il nostro laboratorio è quella di prendere un cuore di maiale, decellularizzarlo, lasciare lo scheletro di collagene e ripopolarlo con le IPS, cellule staminali molto particolari, ma siamo ancora nell’innovazione tecnologica del futuro”.
L’importanza di ritrovarsi a Innovabiomed nel 2022?
“Ha grande significato ed è un segnale estremamente positivo, siamo davvero usciti dall’emergenza Covid. La possibilità di incontrarsi di nuovo di persona é straordinaria, non dimentichiamoci che il confronto diretto, con lo scambio di idee, gioca un ruolo fondamentale per alimentare la ricerca”.
Programma completo del convegno:
Insufficienza d’organo: prospettive terapeutiche
Moderatore: Gino Gerosa – Università di Padova, Componente del Comitato Scientifico di
Innovabiomed
Relatori:
Organoidi
Marco Agostini – Biologo Genetista Chirurgia Generale 3 Dipartimento di Scienze
Chirurgiche Oncologiche e Gastroenterologiche – Università di Padova
Invecchiamento d’organo
Stefano Piccolo – Professore Ordinario di Biologia Molecolare Dipartimento di Medicina
Molecolare – Università degli Studi di Padova
Alternative al trapianto di cuore: cuore artificiale/xenotrapianto
Gino Gerosa – Professore Ordinario di Cardiochirurgia, Direttore del Centro di
Cardiochirurgia e del Programma Trapianto di Cuore e Assistenza Meccanica dell’Azienda
Ospedaliera – Università di Padova, Dipartimento di Scienze Cardiache Toraciche Vascolari e
Sanità Pubblica – Università di Padova, Past President della Società Italiana di Chirurgia
Cardiaca, Componente del Comitato Scientifico di Innovabiomed
Sistemi Trapianti Italiani: Donatore DBD – DCD e da donatore vivente
Massimo Cardillo – Direttore Generale Centro Nazionale Trapianti Istituto Superiore di
Sanità – Roma
Ex vivo perfusion machine
Nicola Pradegan – Cardiochirurgia e Programma Trapianto di Cuore e Assistenza Meccanica
dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova
Follow up dei pazienti impiantati con VAD/TAH: il ruolo della rete delle nuove
tecnologie
Vincenzo Tarzia – Cardiochirurgia e Programma Trapianto di Cuore e Assistenza Meccanica
dell’Azienda Ospedaliera – Università di Padova
Vaccinazioni COVID 19 e trapianti
Evelina Tacconelli – Professore Ordinario di Malattie Infettive, Direttore Clinica delle
Malattie Infettive – Università di Verona
Nuove prospettive nella terapia cellulare del diabete
Lucrezia Furian – Professoressa Chirurgia Generale – Chirurgia dei Trapianti Rene e
Pancreas – Dipartimento di Scienze Chirurgiche Oncologiche e Gastroenterologiche – Azienda
Ospedaliera Università di Padova
Ortopedia rigenerativa – Innovazione tecnologica nel trattamento biologico
Claudio Zorzi – Direttore Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia
IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar – Verona
INCONTRO – DIBATTITO
Moderatore: GINO GEROSA – Università di Padova, Componente del Comitato Scientifico di
Innovabiomed
Rapporto uomo – macchina/aspetto laico
Telmo Pievani – Filosofo ed Evoluzionista, Docente di Filosofia delle Scienze Biologiche –
Dipartimento di Biologia Università di Padova
Il Post umano: un’evoluzione della nostra specie?
Andrea Manto – Presidente Fondazione “Ut Vitam Habeant” – Roma
Overlooking the future
Mauro Ferrari – Professore Scienze Farmaceutiche Università di Washington – Seattle WA,
President and CEO BrYet Pharmaceuticals
