Intervista a Lorenzo Cantini, Chief Product Officer e Co-founder di Kentstrapper.

 

Quando è nata l’azienda e di cosa si occupa?
“L’azienda è stata fondata nel 2011, progettiamo e produciamo stampanti tridimensionali. Inoltre, a corredo dell’attività di ricerca, sviluppo, progettazione, produzione e commercializzazione di stampa 3D, ci occupiamo anche di offrire per conto terzi servizi di fabbricazione digitale”.

 

In quanti siete in azienda e quanto è importante il lavoro di squadra?
“L’azienda è composta da quattro persone, siamo a conduzione familiare. Oltre a questo, abbiamo collaboratori esterni che ci aiutano e partecipano con la loro esperienza allo sviluppo di determinati prodotti”.

 

Come avviene la distribuzione dei vostri prodotti?
“Abbiamo dei rivenditori presenti sul territorio nazionale, che ci aiutano a commercializzare i nostri prodotti, e poi abbiamo aperto uno show room a Roma per coinvolgere le persone interessate e divulgare quello che facciamo. Inoltre, utilizziamo campagne pubblicitarie che ci permettono di raggiungere un maggior numero di potenziali clienti”.

 

Quanto è importante comunicare correttamente l’innovazione?
“E’ molto importante, ma anche difficile. Noi ci appoggiamo ad uno studio esterno che ci cura la comunicazione perché si può avere anche il miglior prodotto del mondo, ma se non riesci a comunicarlo è difficile venderlo. In un mondo come il nostro, dove molti acquisti si fanno online, è importantissimo riuscire a comunicare nel migliore dei modi”.

 

Avete collaborazioni con realtà del settore biomedicale?
“Abbiamo delle aziende che hanno acquistato delle nostre stampanti e le utilizzano nel settore biomedicale. Poi abbiamo due progetti: uno con l’università di Milano, in cui andremo a sviluppare una stampante tridimensionale per realizzare modelli anatomici di organi, e l’altro con l’Enea per sviluppare una stampante 3D per creare dei modelli di cellule tumorali, che servono per trovare una cura più rapidamente”.