L’Università del Salento e Medtronic Italia assieme all’Istituto di Nanotecnologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR Nanotec) e al Center for Biomolecular Nanotechnologies dell’Istituto Italiano di Tecnologia  (CBN – IIT Lecce) hanno sottoscritto una proposta di collaborazione che porterà alla creazione, in Puglia, di un innovativo distretto biomedicale.

 

Il “Salento Biomedical District” – si precisa in una nota – punta a creare una piattaforma attraverso cui veicolare, sviluppare e implementare la cultura biotecnologica, mettendo a fattor comune le esperienze  accademiche e industriali per la creazione di valore nel settore healthcare. Alla luce delle tendenze in atto negli ultimi anni e con il drammatico impatto che l’emergenza Covid-19 ha determinato, il “Salento Biomedical District” vuole essere un facilitatore di opportunità, programmi e iniziative per investire sui talenti degli studenti e delle imprese valorizzando così le loro idee ed esperienze. L’ambizione è quella di facilitare la sinergia, il dialogo e la crescita puntando sulle forti potenzialità già presenti sul territorio e che ora potranno finalmente attrarre interesse nazionale ed internazionale.

 

Proprio dal Salento Biomedical District partirà in autunno un “hackathon tour” che vedrà il coinvolgimento di makers, imprenditori, ricercatori e innovatori con l’obiettivo di favorire la convergenza tra medicina e nuove tecnologie: si cercheranno idee innovative, che potranno godere di un percorso di “accelerazione”, nate dalla ricerca e dall’impresa nei settori della micro e nanoelettronica, delle nanotecnologie, delle biotecnologie industriali, dei materiali avanzati e delle tecnologie di produzione avanzata.

 

«L’Università può e deve essere volano di sviluppo del proprio territorio, ma per farlo deve promuovere un incrocio virtuoso tra risorse e competenze, tra potenzialità territoriali e prospettive globali. E così l’Università del Salento, attivando qualche mese addietro il Corso di Laurea in Ingegneria biomedica, non ha solo creato un nuovo percorso formativo a beneficio degli studenti del nostro territorio, ma ha dato vita a un progetto assai più ambizioso che è quello di creare nel Salento un Distretto biomedicale facendo leva sull’eccezionale concentrazione di competenze di cui questo territorio può disporre: oltre ai laboratori di ricerca del nostro Ateneo, quelli del CNR Nanotec, dell’IIT, dell’INFN, dell’ENEA, tutti caratterizzati da un’analoga specializzazione, una sorta di convergenza strategica che oggi diviene evidente e viene messa a sistema, ponendola al centro di un progetto territoriale di grande rilevanza economica. Non può dunque stupire che una grande azienda di livello globale, quale Medtronic, abbia guardato con interesse a questo progetto e abbia deciso nel giro di pochi mesi non solo di supportarlo ma addirittura di divenirne partner e promotore», sottolinea il Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice.

 

«Siamo orgogliosi di sostenere questa iniziativa che è parte fondamentale del nostro programma “Medtronic Open Innovation Lab”»,  «Grazie alla collaborazione con Università e Istituzioni di comprovata eccellenza, il nostro programma intende sviluppare il talento, le idee e la conoscenza al servizio dell’innovazione, la crescita e l’evoluzione del settore LifeScience in Italia. Il “Salento Biomedical District” si aggiunge ai due Laboratori, XValueLab di Milano e del Distretto di Mirandola già avviati lo scorso anno e ad un altro che presto sarà comunicato. Consapevole del momento socio-economico che viviamo ma allo stesso tempo delle straordinarie qualità del Paese, Medtronic vuole quindi promuovere l’eccellenza italiana con iniziative e risorse volte a migliorare le cure e l’assistenza sanitaria, sostenendo crescita economica ed occupazione», ha dichiarato Michele Perrino, Presidente e Amministratore Delegato di Medtronic Italia, azienda di riferimento mondiale per le tecnologie, i servizi e le soluzioni mediche.

 

Il CNR Nanotec, diretto dal professor Giuseppe Gigli, docente a UniSalento di Fisica sperimentale, conduce attività di ricerca di base e applicata nel campo delle nanotecnologie e delle nanoscienze; in particolare, la sede di Lecce (nel campus Ecotekne) vanta un consolidato know-how nel settore della nanotecnologia applicata alla medicina di precisione. «Oggi inizia un percorso fatto di sinergia tra l’Università del Salento, i principali enti di ricerca italiani ed importanti industrie multinanzionali per la creazione, a Lecce, di un polo scientifico nel settore delle tecnologie abilitanti per il Biomedicale», sottolinea Gigli, «Il ruolo dell’Istituto di Nanotecnologia del CNR nella compagine è sviluppare nuove tecnologie innovative da portare sul letto del malato attraverso un approccio traslazionale. La sfida è ambiziosa ma la strada intrapresa di messa a sistema di tutte le realtà più virtuose presenti sul territorio è quella vincente».

 

Il Center for Biomolecular Nanotechnologies dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CBN – IIT Lecce) è coordinato dal professor Massimo De Vittorio, docente a UniSalento di Elettronica, e si occupa, con un approccio fortemente interdisciplinare, dello sviluppo di dispositivi per il corpo umano per il controllo e il monitoraggio di parametri vitali e del benessere psico-fisico e dello studio delle proprietà dei materiali su scala nanometrica. «Questa iniziativa permetterà di sviluppare l’enorme potenziale della ricerca degli enti pubblici presenti sul territorio e dei suoi giovani e brillanti ricercatori», dichiara De Vittorio, «Il contatto quotidiano tra ricerca pubblica avanzata, aziende leader del settore e piccole aziende locali nel settore dei dispositivi per il monitoraggio della salute dell’uomo farà da volano per la creazione e crescita di realtà imprenditoriali ad altissima tecnologia nell’ambito biomedicale. Noi di IIT, con le nostre attività di ricerca e con le nostre startup, vogliamo contribuire con tutte le nostre forze al successo di questa iniziativa».